ARCADIA E APOCALISSE. PAESAGGI ITALIANI IN 150 ANNI DI ARTE E FOTOGRAFIA

 

Regia: Irene Pantaleo e Lia Polizzotti

Produzione: Pontedera Cultura, Palp – Palazzo Pretorio, Comune di Pontedera, Fondazione Pisa

Realizzazione: Art Doc Festival, Inquadro

 

“Se si chiede a qualcuno che idea ha del paesaggio, quasi certamente ne parlerà come dell’ordinata distribuzione di colline, di corsi d’acqua, laghetti, montagne dove sorgono borghi turriti, mura antiche… vi darà quindi del paesaggio una restituzione puramente estetica, un’idea costruita attraverso l’abitudine a pensare il paesaggio in termini letterari ed estetici” introduce Daniela Fonti. Attraverso questa chiave di lettura, i curatori della mostra, Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci insieme a Francesca Maria Bonetti, curatrice della sezione fotografica, ci presentano la mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni d’arte, fotografia, video e installazioni.

Il documentario racconta come la rappresentazione del paesaggio nel corso dei vari decenni sia stata in grado di rivestire sempre nuovi significati, registrando e interpretando le profonde trasformazioni storiche e culturali che si sono succedute in Italia nel corso di un secolo e mezzo.

Inoltre, come ci spiega Francesca Maria Bonetti, proprio l’interesse specifico che la fotografia italiana fin dai suoi esordi dedica alla rappresentazione del paesaggio, ci permette di ricostruire i passaggi fondamentali dell’intera storia della fotografia in Italia.

Si parte dalla pittura en plain air dei Macchiaioli e dal diffuso interesse verso la rappresentazione dal vero che si afferma a partire dalla seconda metà dell’800 anche in campo fotografico, per proseguire poi con una visione più interiorizzata del paesaggio con il Divisionismo in pittura e il Pittorialismo in fotografia. Attraversando le profonde trasformazioni del paesaggio italiano operate dal Fascismo e dalla catastrofe della guerra, arriviamo agli anni della ricostruzione e del boom economico, alla Pop Art e alla Scuola italiana di paesaggio che ci mostrano già un’Italia moderna, il cui immaginario è ormai parte del nostro quotidiano.

Arcadia e Apocalisse, quindi, non perché si passi da una situazione in cui il paesaggio italiano è un’arcadia ad un altro, quello attuale, in cui sembra precipitare nell’apocalisse, ma perché queste fasi - la minaccia, la ripresa, la contemplazione - si susseguono nella storia di questi 150 anni d’arte e fotografia.

Italia, 2019, 40’, italiano