LA TROTTOLA E IL ROBOT. IL GIOCO NELL’INFANZIA E NELL’ARTE

 

Regia: Irene Pantaleo e Lia Polizzotti

Produzione: Pontedera Cultura, Palp – Palazzo Pretorio, Comune di Pontedera, Fondazione Pisa

Realizzazione: Art Doc Festival

 

Foto: Old Toy Makers. New York, ca. 1915. Photograph. Retrieved from the Library of Congress

Il gioco è una componente fondamentale nella vita dell’uomo, è un modo per prepararsi alla vita e diventare degli adulti sani, ci racconta Gianfranco Staccioli. Il gioco e l’arte sono attività che hanno molti punti in comune, sono attività disinteressate che seguono le loro proprie regole, aggiunge Daniela Fonti. L’infanzia, il gioco e l’arte sono i tre assi attorno ai quali è stata costruita la mostra “La trottola e il robot” che espone giocattoli e opere pittoriche che vanno dalla fine del XIX alla metà del XX secolo. E’ un periodo di grandissime trasformazioni storiche e sociali in cui oltre a mutare l’assetto geopolitico del mondo occidentale avvengono anche radicali cambiamenti nella vita quotidiana delle famiglie. Ma il gioco, come ci racconta Staccioli, attiva meccanismi che si ripresentano attraverso i secoli con le medesime modalità perché rispondono a bisogni innati dell’uomo. Se da un lato dunque la tecnologia e l’industria propongono giocattoli sempre più complessi, dall’altro un semplice oggetto di uso comune, grazie alla fantasia infantile, può trasformarsi nel più meraviglioso dei giocattoli. Per districarci in questo percorso così complesso che coinvolge tanti aspetti diversi, storici, culturali, artistici e psicologici, ci facciamo guidare dai curatori della mostra, Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci che ci illustrano le opere collocandole nel loro tempo e stagione artistica e dal pedagogista Gianfranco Staccioli che “smonta” il meccanismo del gioco per analizzarlo alla luce del contesto sociale e delle valenze psicologiche che esso riveste. Nel racconto filmico le immagini delle opere e dei giocattoli antichi (ma alcuni dalle forme così moderne) presenti nella mostra si alternano a quelle in bianco e nero del repertorio audiovisivo che ci mostrano i nostri nonni e bisnonni intenti a giocare, sollecitando inevitabilmente i ricordi infantili di ciascuno di noi.

Italia, 2017, 34’, italiano